Ecco le prime immagini del nuovo HTC G2

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Ecco a voi le prime foto dell' HTC G2 il figlio dell' HTC G1, primo cellulare con sistema operativo Android.
Si può notare da subito la prima grande differenza con il predecessore, non c'è la tastiera estesa.
Saranno pochissimi i tasti utili, il resto sarà tutto demandato al touch screen.
Dalle foto possiamo notare anche la presenza di una fotocamera da 3.2 Mpixel...
Chissà quali novità ci riserverà ?



Cellulari: quante radiazioni emettono, modello per modello

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Il tema sui presunti rischi del telefonino e' come un fiume carsico: appare e scompare periodicamente. Per fare un po' di chiarezza, la rivista CNET reviews ha elaborato un elenco con tutti i modelli venduti in Usa e le loro emissioni di radiazioni (http://reviews.cnet.com/4520-6602_7-5020355-1.html). Prima di consultarlo bisogna tener conto che l'unita' usata e' la SRA, ossia la potenza della radiazione che penetra nel corpo umano. Il massimo imposto dalle autorita' perche' un modello possa essere commercializzato varia: in Usa e Canada e' di 1,6; in Europa 2. Solo un modello, Motorola v195s, e' in perfetta conformita'. Il piu' basso (0,135) e' LGKG800.
La lista e' soltanto orientativa. Ne' l'OMs ne' l'Agenzia statunitense del farmaco ritengono che l'uso del cellulare comporti dei rischi. Allora perche' preoccuparsene? Perche', spiega Juan Represa del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica: "In campo scientifico e' impossibile dimostrare il non effetto di qualcosa". Si puo' solo dire che "finora" non sono comparse le complicazioni temute.

Anche i cellulari possono fare popcorn!

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Quattro amici intorno ad un tavolino e tre cellulari intorno ad una manciata di semi di mais. Un quadretto assolutamente senza senso se non fosse per quei magnifici popcorn che dopo pochi minuti prendono a saltellare sul tavolino.

E' il nuovo video che gira su internet a cui seguiranno sicuramente decine di altri filmati per riprendere decine di esperimenti di questo tipo. Il trucco è semplice: basta mettere i semi di mais in mezzo a tre o quattro cellulari e poi chiamarsi a vicenda. A quel punto il campo elettremagnetico creato dai telefonini farà il resto.

Attenti a cellulari ed internet: l’abuso può portare al ricovero

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Due bambini spagnoli di 12 e 13 anni si trovano in un centro specializzato vicino a Barcellona per disintossicarsi: "sono arrivati per la loro dipendenza a '’Messenger', ma abbiamo notato che avevano una dipendenza da telefonino", hanno detto i medici. E anche in Italia il loro uso inizia a far discutere: un'indagine di Adiconsum Lombardia rivela che su mille studenti di terza media e del biennio superiori il 98,5% possiede un telefonino ed invia in media da scuola tre telefonate al giorno.
Si fanno sempre più preoccupante le notizie sull’utilizzo distorto dei telefoni cellulari: l’ultimo caso, che dovrebbe far riflettere non poco le agenzie educative principali, ad iniziare da famiglie e scuola, giunge delle pagine del noto quotidiano spagnolo "el Mundo": il 15 giugno un articolo riporta che due bambini spagnoli di 12 e 13 anni sono stati ricoverati in un centro specializzato a Lleida, vicino a Barcellona, per disintossicarsi da quella che è stata definita una "dipendenza da telefonino".
"Sono arrivati per la loro dipendenza a ‘Messenger', ma abbiamo notato che avevano una dipendenza da telefonino", ha dichiarato Maite Utges, direttrice del centro di psichiatria infantile a Lleida. Evidentemente i due ragazzi avevano anche libero accesso ad Internet, visto che operavano con il sistema di invio di messaggi rapidi più famoso della rete. Al punto che le loro giornate erano ormai scandite dai ritmi senza tempo della comunicazione virtuale: a casa utilizzavano cellulare ed internet in continuazione e senza essere controllati dai genitori. “Così a scuola andavano malissimo”, ha spiegato la responsabile del centro di igiene mentale infantile della città.
”Per guarire occorreranno almeno due anni – ha spiegato il direttore medico - perché non è facile disfarsi di una simile abitudine dopo che i bambini trascorrevano cinque, sei ore ogni giorno assieme al telefonino”.
Il centro di Lleida si è ormai specializzato nella cura di bambini e adolescenti che mostrano "internet-dipendenza", precisa "el Mundo". Attualmente ve ne sarebbero ricoverati almeno 20. E a confermare la gravità delle conseguenze della cattiva gestione delle nuove tecnologie on line è stata anche l'Agenzia anti-droga spagnola, secondo cui circa il 10% degli adolescenti a Madrid soffrirebbe di dipendenza da cellulare o internet. I giovani spagnoli ricevono un telefonino tra i 12 e i 14 anni, ma gli esperti raccomandano di non comprarglielo prima dei 16.
Anche in Italia i rischi derivanti dall’abuso dei cellulari tra i ragazzi comincia a preoccupare: da una recente indagine di Adiconsum Lombardia, su mille studenti di terza media e prima e seconda superiore, il 98,5% possiede il telefonino e il 14,5% addirittura due o più di due. Ma non c’è da sorprendersi se in ogni famiglia ve ne sono tra i 4 e i 5.
Anche in Italia entrano negli zaini in prevalenza attorno all’età di 10 anni. E pure da noi il loro uso inizia a far discutere. Se nei locali scolastici vengono infatti svolte in media tre telefonate al giorno (a dispetto di circolari ministeriali che ne aboliscono l’uso), il boom è quando si parla di sms: se ne inviano anche 40-50 al giorno. Per non parlare delle riprese e delle foto scattate a scuola: il 10% ammette di averlo fatto e poi divulgato le immagini.

Cellulari, indiscrezioni dal futuro

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A che punto siamo col futuro? Guardando alle ultime novità in fatto di cellulari la risposta potrebbe essere: è vicino, molto vicino. In questi mesi si sono rincorse news e indiscrezioni sui nuovi brevetti dei principali costruttori di telefonia mobile; disegni e video, idee e implementazioni rivoluzionarie. E' passato circa un anno dal successo del telefonino dotato di schermo touch screen: non più tasti da pigiare, bensì l'uso del dito che poggia delicatamente sullo schermo.

I comandi, nel prossimo futuro, si impartiranno quasi esclusivamente così e Nokia sembra già un passo avanti rispetto ai propri competitor. L'atmosfera richiama alla mente il fortunatissimo film Minority Report, in cui Tom Cruise utilizzava le proprie mani per controllare un computer olografico. Il brevetto depositato pochi giorni fa da Nokia rispecchia tale meccanismo: uno schermo dotato di sensori ottici che traducono il movimento delle dita in comandi. Non più tocchi sullo schermo, ma movimento delle dita sopra lo schermo.

Benché molti manager di grandi aziende tendono ad essere particolarmente critici con questi sistemi, è da osservare un certo interesse e un sicuro apprezzamento da parte del mercato. Gli utenti sembrano apprezzare la comodità d'uso di una simile e innovativa interfaccia, e per Nokia si profila un netto successo. Mancano conferme ufficiali, ma gli esperti del settore assicurano che lo scoop dica il vero.

La tecnologia brevettata da Nokia può essere implementata attraverso l'uso di sensori ottici, magari posti a contorno dello schermo. Tali sensori registrerebbero i movimenti delle dita ad una distanza minima, ma comoda dallo schermo medesimo traducendoli in comandi. Praticamente una tastiera virtuale che non necessita di tocchi o pressioni, solo movimento. Resta da provare l'effettiva usabilità di un simile meccanismo, la sua robustezza, la sua reale comodità e infine il prezzo di un tale strumento.

La settimana scorsa, su siti americani è apparso un disegno strano e interessante, targato Motorola: descrive una speciale tecnologia che permetterebbe di rendere i materiali di telefonini e palmari flessibili e arrotolabili. Il segreto sta in un fluido speciale che avvolge il case di questi strumenti: se tale fluido è stimolato opportunamente dal punto di vista elettrico, si può fare in modo da renderlo liquido e quindi facilmente arrotolabile, oppure solido e quindi utile per l'uso. Pochi scommettono su tale dispositivo, mentre altri sono d'accordo nell'affermare l'importanza di una simile scoperta nell'ambito delle tastiere flessibili, come il produttore russo Lebedev Studio, che giura di aver quasi completato il progetto di display Oled, appunto flessibili. Il fermento è crescente, non ci resta che aspettare.

Motorola uscirà dal mercato dei cellulari?

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È dai tempi del RAZR - e correva l'anno 2005 - che Motorola non conosce più la parola "successo". I tentativi di ritornare alla ribalta non sono mancati: abbiamo visto riduzioni dei prezzi nel 2006 (che hanno ridotto gli utili) e una riorganizzazione nel 2007 (che ha portato alla chiusura di centri di sviluppo hardware/software e al taglio di posti di lavoro).

Il quarto trimestre fiscale 2007 di Motorola si è chiuso con una perdita di 1,2 miliardi di dollari e la quota di mercato è scesa dal 23% di inizio anno aal 13%. In virtù di questi risultati si mormora che Motorola potrebbe uscire dal mercato dei cellulari. Il destino delle linee RAZR e Sidekick - e di chi vi lavora - potrebbero comprendere la cessione a un'altra azienda o, in alternativa, lo spostamento dei dipendenti su altri progetti e l'assicurazione di un supporto ridotto sui prodotti in commercio.

Secondo Richard Windsor, analista di Nomura International, l'uscita dal mercato dei cellulari porterebbe Motorola a diventare un'azienda governativa. Altre voci vogliono che all'orizzonte vi sia un compratore cinese, ma Windsor tende a scartare questa ipotesi. Quale sarà il futuro dello storico produttore di cellulari?

Usa, industria del porno punta alla conquista dei cellulari

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NEW YORK (Reuters) - Nella pornografia le dimensioni contano, a meno che non si tratti dei piccoli schermi dei cellulari, ultima frontiera dell'intrattenimento per adulti.

Se l'industria erotica ci riuscirà, gli americani potranno presto avere contenuti pornografici gratis sui loro cellulari, o per lo meno alcune fotografie di belle ragazze in bikini.

A differenza che in Europa, il porno su cellulari deve ancora prendere piede in Nord America perché gli operatori hanno paura di offendere gruppi religiosi e politici e genitori preoccupati che i figli siano esposti a contenuti per adulti.

Questa tendenza potrebbe cambiare quest'anno perché le compagnie telefoniche pianificano di allentare il controllo sui network per permettere una più ampia varietà di gadget e servizi, introducendo nuovi strumenti per proteggere i minori.

Inoltre cellulari sempre più avanzati e browser Web sempre migliori come l'iPhone di Apple offrono maggior qualità per immagini e video.

"Sarà impossibile impedire che l'intrattenimento per adulti conquisti i cellulari", ha spiegato Gregory Piccionelli, avvocato specializzato in divertimento per adulti che lavora presso la società legale Piccionelli & Sarno.

Prevede che ai consumatori americani potrebbero presto essere offerti contenuti pornografici gratuiti sui cellulari accanto a servizi a pagamento come video live o "appuntamenti a pagamento".

"Se non si evolve si muore", ha detto in un'intervista Jay Grdina, presidente della società di intrattenimento per adulti ClubJenna, che ha cofondato con sua moglie, la pornostar di fama mondiale Jenna Jameson.

Il progetto di YouTube.com di espandersi su circa 100 milioni di nuovi cellulari di ultima generazione potrebbe aiutare la causa.

La pornografia si è fatta strada sui cellulari in Europa: nel 2007 l'industria ha incassato 775 milioni di dollari e, secondo la società inglese Juniper Research, entro il 2012 arriverà a 1,5 miliardi.

In America invece l'hanno scorso ha generato solo 26 milioni.